Corriere del Mezzogiorno – Puglia, 11 ottobre 2023, pag. 1
di Fabio Modesti
Nel risiko pugliese delle prossime competizioni elettorali (europee, comunali e poi regionali) la “chiamata alle armi” dei movimenti civici è stata avviata con veemenza. Nei giorni scorsi è stata l’associazione “Orbita”, presieduta da Luigi De Santis, presidente dei giovani costruttori edili pugliesi, a proporre un’agenda programmatica da mettere a disposizione di chi, tra i candidati alle prossime elezioni regionali del 2025, voglia utilizzarla. In prima fila, esponenti del centrodestra e del centro-sinistra, tutti ad abbeverarsi a quella fonte. La società civile ha, in questi ultimi 30 anni, supplito ai partiti politici liquefatti da Tangentopoli ma il rischio di conflitti di interesse e di mobilitazione di pacchetti di voti al miglior offerente è sempre in agguato. Soprattutto ora che a Bari il Piano urbanistico generale (Pug) pare essere definitivamente sepolto e che in Puglia si stanno mettendo a punto le nuove norme che dovrebbero sostituire il famigerato “Piano casa”, tante volte azzoppato dalla Corte costituzionale. Il civismo sembra continuare, quindi, a fare rima con cinismo. Qualche idea mutuata, un riguardo particolare alla pancia della “gente”, molti voti disponibili, straordinaria capacità di cambiare posizione politica alla bisogna. Non è un caso che i movimenti civici passino da un fronte all’altro con estrema facilità. Il movimento “Con”, molto vicino a Michele Emiliano, ha ora come coordinatore un altro imprenditore, Michele Boccardi, già senatore di Forza Italia, il quale ha ingaggiato in questi giorni un duello con l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, sul Piano energetico regionale (Pear) non ancora aggiornato. Si vuole che vengano individuate le aree idonee all’installazione di impianti di rinnovabili. Per farlo, con legge regionale, c’è bisogno di decreti ministeriali che non ci sono. Ci si guarda bene però dal chiedere che nel Pear, oppure, parallelamente al suo aggiornamento anche con legge regionale, la Regione individui le aree non idonee all’installazione. Per far questo non c’è bisogno di provvedimenti statali. Per il civismo pugliese è importante alzare sempre di più l’asticella mentre nell’ombra si mobilitano pacchetti di voti ed interessi economici rilevanti. Purtuttavia, nelle associazioni di cittadini, politiche e culturali, vi sono pure figure dal pensiero chiaro ed indipendente, teste pensanti. Ma la gran parte di essi si guarda bene dall’affacciarsi all’agone politico perché non ha null’altro da offrire che la propria testa raziocinante. Niente pacchetti di voti ed interessi economici da mobilitare.