Costa Ripagnola: sotto il sole qualcosa di nuovo

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Le sollecitazioni partite anche da questo blog per salvaguardare uno dei più

bei tratti di costa pugliesi, a sud di Bari, stanno sortendo qualche risultato. Un’interrogazione della consigliera regionale pugliese del M5S, Antonella Laricchia, riprende le notizie da noi pubblicate e chiede al governo regionale di valutare gli impatti cumulativi e le loro interazioni relativi ai due progetti immobiliari delle società GIEM e SERIM. Chiede anche di  procedere all’istituzione dell’area protetta regionale, ai sensi della legge regionale n. 19/1997. Vedremo che cosa risponderà la Giunta Emiliano.

 

 

La consigliera regionale M5S Antonella Laricchia ha presentato una interrogazione diretta al Presidente Emiliano e all’assessore all’urbanistica Pisicchio, per chiedere di valutare l’impatto cumulativo dei due progetti “Parco dei Trulli” e “Serim” che insistono sulla zona costiera di Costa Ripagnola a nord di Polignano e per sapere se la Regione intenda dar seguito alla legge del 1997 che prevede, in questa zona, un’area protetta regionale. 

Il tratto di costa tra la località Cozze, Mola e Polignano denominato Costa Ripagnola rappresenta uno dei paesaggi costieri più affascinanti di Puglia, con un grande valore paesaggistico e ambientale, nonché storico che fanno sì che sia conosciuta più con il nome di Costa dei Trulli. Una zona che doveva essere totalmente preservata come previsto dalla legge regionale 19 del 1997 che istituisce le aree naturali protette nella Regione Puglia e che riconosceva la “Fascia costiera – Territorio di Polignano a valle della S.S. 16” tra quelle “aventi preminente interesse naturalistico, nonché ambientale e paesaggistico”. Ma, dopo oltre vent’anni, ancora oggi non si ha notizia degli atti attuativi necessari. Di contro, nel corso degli anni, si sono susseguite diverse proposte di varianti che hanno interessato questo territorio costiero e che prevedevano la realizzazione di campi da golf e residence, con il rischio di modificare la configurazione paesaggistica e i valori identitari e culturali dei luoghi. 

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«Ad oggi – dichiara la consigliera Antonella Laricchia (M5S) – insistono sulla zona due proposte progettuali: una quasi tutta a monte della SS 16 della società ‘Parco dei Trulli’ e un’altra, più a nord, relativa alla società ‘Serim’ che interessa invece il territorio a valle della Statale. Entrambe prevedono la creazione di parchi urbani e stabilimenti balneari, attività turistico-alberghiere, servizi di interesse comune e altri interventi. Ma la Regione sembra stia valutando i progetti e il relativo impatto ambientale considerandoli singolarmente e non nel complesso, – spiega Laricchia (M5S) – una scelta apparentemente in violazione non solo del buon senso ma anche della legge regionale sulla VIA». 
La legge regionale n. 11 del 2011, infatti, definisce l’impatto ambientale “l’insieme degli effetti, diretti e indiretti, a breve e a lungo termine, permanenti e temporanei, singoli e cumulativi, positivi e negativi che piani e programmi di intervento e progetti di opere o interventi, pubblici e privati, hanno sull’ambiente inteso come insieme complesso di sistemi umani e naturali”. Una situazione che ha spinto la consigliera regionale 5 Stelle a presentare una interrogazione indirizzata al Governatore Michele Emiliano e all’assessore all’Urbanistica Alfonsino Pisicchio. 
«Alla Giunta regionale chiediamo pertanto – conclude Antonella Laricchia (M5S) – se intenda procedere con le autorizzazioni e le valutazioni di impatto ambientale di entrambi i progetti senza considerarne l’incidenza complessivo cumulativa e se la Regione intenda tener conto e dar seguito alla legge regionale n. 19, istituendo così un parco regionale protetto come stabilito e promesso nel lontano 1997». 

Nell’ultimo periodo è aumentata l’attenzione per l’ancora incontaminata zona costiera a nord di Polignano, anche grazie all’opera di sensibilizzazione del Comitato I Pastori della Costa-Parco subito, che mira all’istituzione dell’area protetta regionale, tutto ciò mentre la delibera del Piano Coste approvata dall’Amministrazione comunale polignanese a guida Vitto (PD) nel lontano dicembre 2015, da quasi 1.000 giorni giace inspiegabilmente nei cassetti comunali. 

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